In questa sezione
Le prime utili indicazioni
Alcune riflessioni sul ruolo dei genitori nella scelta scolastica dei figli
Un supporto ai docenti per l’utilizzo della guida
Una breve descrizione dei principali contenuti
Che cosa è l'orientamento e quali sono le figure professionali coinvolte
Eventi di informazione orientativa, giornate di scuola aperta, visite guidate, microstage, etc.
Link utili
Materiale per approfondire il tema dell'orientamento
Un breve elenco di termini e loro definizioni utilizzati nella guida

I servizi di orientamento

Parliamo di orientamento

Il verbo "orientare" deriva da "oriente", uno dei quattro punti cardinali che per l'uomo ha sempre avuto un grande significato in quanto corrispondente al punto in cui sorge il sole, fonte di luce e di chiarezza in opposizione al buio e quindi all'incertezza.
Il termine "orientamento" esprime la capacità di individuare la propria posizione o direzione rispetto a determinati punti di riferimento.
In senso più generale, esprime la consapevolezza che una persona deve possedere rispetto alla reale situazione in cui si trova, in riferimento non solo alla dimensione spaziale o geografica, ma anche alla dimensione temporale (nel significato di prospettive future e di esperienze passate) e, soprattutto, alla dimensione personale (conoscenza di sé, dei propri bisogni, aspettative, risorse, etc.).
 
Durante la costruzione della propria carriera formativa o lavorativa, per esempio, si può aver bisogno di "orientamento" per essere in grado di affrontare meglio i cambiamenti dovuti al passaggio tra sistemi organizzativi diversi (la scuola, l'università, la formazione, il mondo del lavoro) e/o per fare le scelte migliori per inserirsi in questi sistemi, sapendo cercare e valutare tutte le possibili alternative.
 
In queste circostanze può essere d'aiuto rivolgersi a professionisti dell'orientamento che offrono specifici servizi per sostenere le persone nella definizione dei loro percorsi di formazione e/o di lavoro, per accompagnarle durante il processo di inserimento o reinserimento occupazionale e per promuovere, in generale, le loro competenze cosiddette "auto-orientative".
Tale insieme di servizi viene indicato con il termine di "orientamento".

L'orientamento permanente

Con la Risoluzione del Consiglio d'Europa del 21/11/2008 è stato introdotto il concetto di orientamento permanente (poi ripreso anche a livello nazionale), riconosciuto come diritto permanente di ogni persona - di qualsiasi età - di ricevere servizi attraverso i quali sviluppare le competenze necessarie per effettuare consapevolmente le proprie scelte formative, lavorative e post-lavorative, durante tutto l'arco della vita.
Dunque, l'orientamento non deve essere considerato come un episodio occasionale ed isolato nella vita di un individuo, ma come un percorso lungo il quale i bisogni orientativi possono ripresentarsi più volte nel corso del tempo e in circostanze anche completamente diverse.
 
Occorre sottolineare che la persona che usufruisce di servizi di orientamento non deve ritenersi od essere ritenuta “soggetto passivo”, ma deve esercitare una funzione attiva, in quanto attraverso tali servizi, deve giungere ad appropriarsi di capacità personali e progettuali per affrontare e governare, in maniera autonoma, i propri processi decisionali.
Di fatto, i servizi di orientamento sono un mezzo attraverso il quale vengono forniti idonei strumenti per un efficace auto-orientamento, ovvero per potenziare le capacità individuali in modo da consentire alla persona di maturare, di volta in volta, le scelte più adeguate sul proprio futuro.
 
In altre parole, l’orientamento deve essere inteso come un processo che ha lo scopo di aiutare la persona a:
  • migliorare la conoscenza di sé, del contesto scolastico, formativo, occupazionale, sociale, culturale ed economico di riferimento e delle strategie necessarie per relazionarsi ed interagire con tali contesti,
  • identificare chiaramente i suoi obiettivi (formativi, professionali, di inclusione sociale),
  • affrontare i momenti di transizione tra i sistemi
    • educativo (scelta del percorso scolastico/formativo/universitario/post-universitario, cambio dell'indirizzo di studio, passaggio dalla scuola alla formazione e viceversa, accesso all’offerta di istruzione per gli adulti),
    • occupazionale (ingresso o reingresso nel mondo del lavoro),
    • post lavorativo (individuazione di interessi e ricerca di iniziative di socializzazione e impegno civile dopo la conclusione della carriera lavorativa),
  • sviluppare le sue capacità decisionali per giungere a soluzioni efficaci e congruenti con il contesto.
Quindi, semplificando ancora, orientamento non significa suggerire ad una persona che cosa deve fare in una determinata situazione (per esempio a quale scuola iscriversi dopo la terza media, quale professione scegliere, ecc.), ma significa saperle fornire tutte le informazioni, le conoscenze, le capacità critiche perché possa capire da sola che cosa è meglio scegliere per se stessa.

Le funzioni dell'orientamento

Nei documenti che hanno declinato le linee guida nazionali per l’orientamento permanente sono riconosciute all’orientamento quattro funzioni fondamentali [1]:
  • Funzione educativa
    Si esplicita attraverso quegli interventi finalizzati allo "sviluppo di risorse e condizioni favorevoli al processo di auto-orientamento della persona per favorirne il benessere, l'adattabilità ai contesti, il successo formativo e la piena occupabilità".
    Questa funzione "assolve al compito di favorire nella persona la maturazione di un atteggiamento e di un comportamento proattivo per lo sviluppo delle capacità di gestione autonoma e consapevole del proprio processo di orientamento".
    E' diretta, quindi, a promuove l'acquisizione di competenze orientative generali e trasversali che sono considerate premesse indispensabili per un efficace auto-orientamento.
  • Funzione informativa
    Riguarda gli interventi volti a sviluppare la capacità di attivazione della persona nel ricercare, ampliare e rielaborare le conoscenze utili al raggiungimento di un obiettivo formativo/professionale specifico. Assolve, dunque, al compito di "potenziare un insieme di risorse che hanno a che fare con la capacità di attivarsi, confrontarsi, decodificare, interpretare, mettersi in gioco".
  • Funzione di accompagnamento a specifiche esperienze di transizione
    Comprende le attività volte a sviluppare nella persona competenze e capacità decisionali e di controllo rispetto all’esperienza formativa/lavorativa in essere, al fine di prevenire rischi di insuccesso.
    Tale funzione assolve, quindi, al compito:
    • sia di affiancare i giovani nelle esperienze di transizione tra canali formativi,
    • sia di accompagnare l’inserimento e il reinserimento lavorativo dei cittadini, attraverso azioni personalizzate di mediazione con i contesti sociali di riferimento.
  • Funzione di consulenza orientativa
    Riguarda le attività di supporto alla progettualità personale allo scopo di:
    • sostenere i processi decisionali e le esperienze di cambiamento,
    • sviluppare capacità di analisi e valutazione delle competenze, in funzione di un progetto formativo/lavorativo.

Le competenze orientative

Trattando il tema dell’orientamento viene più volte richiamato anche il termine “competenze orientative”, vale a dire quell’“insieme di caratteristiche, abilità, atteggiamenti e motivazioni personali che sono necessari al soggetto per gestire con consapevolezza ed efficacia la propria esperienza formativa e lavorativa superando positivamente i momenti di snodo[2]. Competenze, insomma, che consentono ad una persona di “sapersi orientare”.
 
Esse si distinguono in:
  • competenze orientative generali
  • competenze orientative specifiche.
Le competenze orientative generali sono “finalizzate principalmente ad acquisire una cultura ed un metodo orientativo” e sono propedeutiche allo sviluppo delle competenze specifiche; esse sono, in genere, assimilate durante l’infanzia e l’adolescenza (a scuola o in famiglia), ma possono essere sviluppate e/o potenziate anche in altri momenti della vita, quando si manifesta la necessità di affrontare aspetti, più o meno critici, legati alle fasi di scelta e/o di transizione formativa, lavorativa, post-lavorativa.

Tali competenze orientative fanno riferimento, per esempio alla capacità di:
  • conoscere sé stessi, sapendo analizzare le proprie risorse e motivazioni personali, valorizzare i propri punti di forza, trovare modalità per superare i propri punti di debolezza;
  • sviluppare abilità sociali legate alla comunicazione e all’interazione con gli altri, allargando il proprio punto di vista attraverso il confronto con le esperienze di altre persone;
  • comprendere la realtà circostante (l’insieme di regole che organizzano il mondo contemporaneo e in particolare quelle che governano i sistemi educativi, il mercato del lavoro e gli aspetti sociali) e sapersi relazionare con essa;
  • rendersi disponibili ad inserirsi in nuovi contesti, superando possibili situazioni conflittuali;
  • essere flessibili, sapendo cogliere i cambiamenti degli altri e delle situazioni e adattando il proprio comportamento allo scopo di cogliere possibili opportunità o di raggiungere l’obiettivo individuato;
  • individuare i problemi, analizzandone tutti gli elementi, e cercare le possibili soluzioni, valutandone le diverse conseguenze;
  • determinare i propri obiettivi sulla base di motivazioni reali, analizzando gli eventuali vincoli e le condizioni effettivamente praticabili per il loro raggiungimento;
  • raccogliere ed organizzare le informazioni necessarie per assumere le decisioni più appropriate possibili.
Le competenze orientative specifiche sono “finalizzate alla risoluzione di compiti definiti e circoscritti che caratterizzano le diverse esperienze personali”, sono relative a “una sfera di vita specifica, hanno a che fare con il superamento di compiti contingenti e progettuali” (per es. orientamento scolastico e professionale). Esse “si sviluppano esclusivamente attraverso interventi intenzionali gestiti da professionalità competenti”, attraverso, cioè, specifici servizi di accompagnamento o di consulenza orientativa, volti a stimolare, per esempio:
  • la capacità di fare un bilancio delle esperienze formative/lavorative pregresse e in corso;
  • l’apprendimento di tecniche di ricerca attiva del lavoro;
  • la capacità di elaborare nuovi progetti professionali;
  • la disponibilità ad individuare ed acquisire nuove competenze tecnico-professionali necessarie all’ingresso o al reingresso nel mondo del lavoro.
E' importante sottolineare che molte delle competenze orientative descritte coincidono con alcune delle life skills individuate dall'OMS, con le competenze chiave di cittadinanza definite dal nostro ordinamento e con le competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dall’Unione Europea. L’orientamento, infatti, è uno dei campi di applicazione di tali competenze.
Si suggerisce un’attenta lettura della parte della guida che tratta l’argomento delle competenze trasversali, al fine di completare l’informazione.

Le tipologie di servizi orientativi

In relazione alle diverse funzioni riconosciute all’orientamento, i servizi orientativi possono essere raggruppati in quattro macrotipologie di intervento:
 
  • Informazione orientativa: riguarda gli interventi volti a sviluppare nella persona capacità di attivazione, ricerca, acquisizione, implementazione, interpretazione e rielaborazione delle conoscenze utili al raggiungimento di un obiettivo formativo/professionale specifico e alla comprensione del contesto socio-istituzionale e produttivo. Rientrano, quindi, tutte le attività che facilitano la conoscenza dei sistemi formativi e dei contesti socio-istituzionali e produttivi, nonché la trasmissione di informazioni su opportunità di studio e di lavoro. L’informazione orientativa si concretizza nell’erogazione di azioni di interazione diretta con gli utenti.
  • Formazione orientativa: riguarda interventi, generalmente destinati a piccoli gruppi, volti a far acquisire e sviluppare nella persona competenze orientative e auto-orientative attraverso attività centrate sulle scelte formative e professionali. Tali interventi riguardano, in generale: lo sviluppo di abilità sociali e di competenze trasversali, il supporto alla definizione delle scelte formative e alla costruzione della propria identità professionale, il sostegno all’auto-imprenditorialità, l’aiuto al reperimento autonomo da parte dell’utente delle informazioni necessarie per definire un proprio progetto personale/professionale.
  • Consulenza orientativa: prevede un esame approfondito delle problematiche e delle caratteristiche dell’utente. Obiettivo di questa azione consiste nel sostenere le persone ad acquisire una migliore conoscenza delle proprie capacità e aspirazioni, nel supportare i loro processi decisionali e di cambiamento, nello sviluppare le loro capacità di analisi e di valutazione delle competenze in funzione di un progetto o di una scelta in ambito formativo e professionale, nel potenziare le loro abilità per renderle maggiormente in grado di attuare i progetti formativo/professionali individuati. Nello specifico, possono essere previsti, a seconda delle esigenze dell’utente e della sua situazione, colloqui individuali di orientamento, bilancio attitudinale e di esperienze e bilancio di competenze professionali.
  • Accompagnamento a specifiche esperienze di transizione: indica le attività volte a sostenere nella persona lo sviluppo di competenze e capacità di decisione e di controllo attivo sull’esperienza formativa e lavorativa in essere, al fine di prevenire rischi di insuccesso. Sono comprese, altresì, le attività volte a supportare le persone nelle fasi di transizione tra diversi canali (scuola, formazione, università, lavoro, inclusione sociale), nonché tutti gli interventi finalizzati all’inserimento lavorativo e, in particolare:
    • interventi di supporto all’auto-promozione e alla ricerca attiva di un’occupazione (ad esempio: stesura del curriculum vitae, lettura critica delle inserzioni di lavoro, simulazione di un colloquio di assunzione),
    • attività finalizzate all’incontro domanda–offerta di lavoro,
    • tutoraggio durante le esperienze di tirocinio,
    • tutoraggio alla creazione d’impresa.

Le figure professionali dell'orientamento

La scuola è sicuramente un luogo fondamentale dove si possono apprendere molte delle competenze orientative descritte e dove si possono ricevere alcune prime informazioni sui servizi di orientamento.
 
In particolare, per quanto riguarda il primo aspetto, si sottolinea il valore orientativo di tutte le discipline che, oltre a fornire saperi e abilità e sviluppare competenze trasversali, permettono ai ragazzi di “mettere a fuoco” il loro rapporto con esse.
Tutte le materie di studio sono, infatti, naturalmente collegate ad ambiti cultuali e il loro insegnamento consente, da un punto di vista orientativo, di raggiungere una duplice finalità:
  • da un lato è possibile “testare” l’attitudine degli studenti verso una determinata disciplina, per esempio lo studio delle materie scientifiche può far scoprire una particolare predisposizione al pensiero logico-matematico,
  • dall’altro è possibile “sviluppare” negli studenti l’interesse rispetto a determinati temi disciplinari, per esempio le materie artistiche possono aiutare a potenziare gli aspetti più creativi.
Ovviamente è fondamentale la capacità di ogni insegnate non solo di trasmettere con passione gli argomenti della propria materia, di fare collegamenti con altre discipline e di coinvolgere gli studenti legando i temi trattati alla loro sfera personale per suscitare maggiore interesse e partecipazione, magari anche attraverso il ricorso a modalità didattiche non tradizionali e più interattive, ma anche di “saper captare” le possibili abilità o passioni degli studenti per poterle far affiorare e ampliare.
 
Per quanto riguarda il secondo aspetto (cioè, la possibilità di ricevere a scuola le informazioni sui servizi di orientamento), in tutte le istituzioni scolastiche, di ogni ordine e grado, esistono i referenti per l'orientamento (o tutor dell’orientamento), figure specifiche che, oltre a fornire complete informazioni sull’offerta formativa dell’istituzione educativa in cui operano al fine di farla conoscere al meglio, organizzano e coordinano le attività interne di orientamento interfacciandosi con gli altri soggetti che operano professionalmente in tale ambito, svolgendo un’importante funzione di “facilitatori” nell’offrire utili indicazioni sui servizi orientativi presenti sul territorio a cui gli studenti possono rivolgersi per interventi mirati.
 
Molte delle attività che rientrano nei servizi di orientamento, infatti, sono di tipo specialistico; è, quindi, necessario che ad erogarle siano persone competenti e professionalmente preparate.
Il consulente dell’orientamento (orientatore) è infatti un professionista che deve possedere un’ampia gamma di competenze che vanno dalla approfondita conoscenza del sistema scolastico, formativo e del mercato del lavoro, alla capacità di instaurare una proficua relazione con l’utente per approfondirne i bisogni, individuarne le potenzialità e sostenerlo nella ricerca delle soluzioni possibili e nella costruzione di un fattibile progetto professionale o formativo.
L’orientatore interviene svolgendo, normalmente, le seguenti attività:
  • eroga i servizi di orientamento (dall’informazione alla consulenza orientativa),
  • gestisce i servizi orientativi rivolgendoli o al singolo individuo o a piccoli gruppi,
  • impiega strumenti specifici (test, bilancio di competenze, ecc.),
  • attiva relazioni di collaborazione con operatori di altri servizi presenti sul territorio, individuando quelli a cui l’utente può ulteriormente rivolgersi, facendo in modo che da parte di questi sia assicurata una effettiva presa in carico dell’utente stesso.
La figura dell’orientatore è destinata a diventare sempre più strategica ed importante in quanto l’attuale complessità della realtà scolastica, formativa e del mercato del lavoro rende necessario, in misura assai maggiore rispetto al passato, avere strumenti di orientamento raffinati e professionalità più numerose e preparate.

La rete territoriale per l'orientamento permanente

Proprio perché l’attuale situazione sociale ed economica è in costante e rapida evoluzione, il tema dell’orientamento diventa determinante come punto di mediazione tra i bisogni formativi, professionali e lavorativi delle persone e il contesto in continua trasformazione.
L’orientamento si rivolge ormai a nuove e sempre più ampie fasce di popolazione (non più soltanto giovanile) e, quindi, sono molti i soggetti che possono intervenire nell'ampia sfera di attività attinenti all’orientamento.
Tutto ciò crea il rischio (sottolineato in molti dei documenti sull’orientamento di emanazione europea, nazionale e regionale) che i soggetti che offrono servizi di orientamento:
  • non si coordinino tra loro,
  • operino senza condividere concetti, linguaggi e standard di servizio tali da assicurare un adeguato livello di qualità agli interventi realizzati,
  • offrano interventi frammentati e non rispondenti a tutti i bisogni espressi da un’utenza sempre più eterogenea.
Nasce dunque la necessità di creare un “sistema”, termine che evoca immediatamente i concetti di:
  • organizzazione
  • condivisione di regole
  • perseguimento di obiettivi comuni
  • rispetto di principi condivisi da tutti i soggetti che si riconoscono all’interno di questo sistema: istituzioni pubbliche, scuole, università, operatori pubblici e privati per il lavoro e la formazione, parti sociali, terzo settore, etc.
La Provincia di Cremona ha inteso rispondere concretamente a questa necessità coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali, sociali ed economici che operano sul territorio al fine di costituire una “rete” avente come scopo quello di rafforzare i soggetti ad essa aderenti e la loro attività, nonché di implementare la diffusione dei servizi di orientamento permanente, valorizzando la loro funzione strumentale per la crescita collettiva della comunità.
 
La Rete territoriale per l’orientamento permanente è attualmente composta da 20 soggetti con i quali è stato condiviso uno specifico protocollo d’intesa che disciplina finalità e funzionamento della rete stessa.
Far parte di questa Rete significa per i soggetti aderenti contribuire ad una migliore conoscenza reciproca della propria attività al fine di favorire una sinergia volta a superare la frammentarietà degli interventi, assicurare un’offerta di servizi equilibrata e qualitativamente migliore, individuare l’eventuale domanda orientativa non soddisfatta, razionalizzare le risorse da impiegare e garantire una maggiore accessibilità di tutti i cittadini ai servizi orientativi.

I servizi pubblici per l'orientamento

Sul territorio provinciale sono presenti servizi pubblici di informazione e/o consulenza orientativa, sia in merito al sistema scolastico e formativo di qualsiasi livello (scuole superiori, enti di formazione, università, etc.), sia in merito al mercato del lavoro. Si danno, di seguito, i relativi riferimenti.

Provincia di Cremona
 
Servizio Formazione Professionale e Orientamento
Indirizzo: Piazza Stradivari n. 5 - 26100 Cremona
Telefono: 0372 406687 - 406520 - Fax: 0372/406635
e-mail: orientamento@provincia.cremona.it
Sito Web: www.provincia.cremona.it - Istruzione (Sezione Orientamento)
 

Centro per l’impiego di Cremona
Indirizzo: Corso Matteotti n. 15, 1° piano (Palazzo Fodri) – 26100 Cremona
Telefono: 0372 22060 – 457480 - Fax: 0372 410561
e-mail: centro.impiego.cremona@provincia.cremona.it
Sito Web: www.provincia.cremona.it/servizi/cpi/


Centro per l’impiego di Crema
Indirizzo: Via de Gasperi n. 60 – 26013 Crema
Telefono: 0373 201632 – 202592 - Fax: 0373 202417
e-mail: e-mail: centro.impiego.crema@provincia.cremona.it
Sito Web: www.provincia.cremona.it/servizi/cpi/

 
Centro per l’impiego di Soresina
Indirizzo: Via IV Novembre n. 12 – 26015 Soresina
Telefono: 0374 34172 - Fax: 0374 342083
e-mail: centro.impiego.soresina@provincia.cremona.it
Sito Web: www.provincia.cremona.it/servizi/cpi/

 
Centro per l’impiego di Casalmaggiore
Indirizzo: Via Cairoli n. 12 – 26041 Casalmaggiore
Telefono: 0375 42213 - Fax: 0375 200372
e-mail: centro.impiego.casalmaggiore@provincia.cremona.it
Sito Web: www.provincia.cremona.it/servizi/cpi/
 
 
Comune di Cremona
Agenzia Servizi Informagiovani
Indirizzo: Via Palestro, n. 17 – 26100 Cremona
Telefono: 0372 407950 – Fax 0372 407960
e-mail: informagiovani@comune.cremona.it
Sito Web: informagiovani.comune.cremona.it

 
Comune di Crema
Servizio Orientagiovani
Indirizzo: Piazza Duomo n. 19 – 26013 Crema
Telefono: 0373 894500 - 894501
e-mail: orientagiovani@comune.crema.cr.it
Sito Web: www.orientagiovanicrema.it

 
Orientagiovani dell’Alto Cremasco
Indirizzo: Ufficio di Coordinamento:Via Castello, n. 13 - 26025 Pandino
Telefono: 0373 973313 - Fax 0373 970056
e-mail: orientagiovanialtocremasco@gmail.com
Sito Web: www.orientagiovanialtocremasco.it
 

Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona
Indirizzo: Piazza Stradivari n. 5 – 26100 Cremona
Telefono: 0372 490290 – Fax 0372 490322
e-mail: servimpresa@cr.camcom.it
Sito Web: www.servimpresa.cremona.it



Note:
[1] Fonte:
Accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali sul documento recante “Definizione delle linee guida del sistema nazionale sull’orientamento permanente”. Repertorio atti n. 136/CU del 5 dicembre 2013
(torna al testo)

[2] Fonte per tutte le citazioni sulle competenze orientative:
Pombeni, 2001/2002
(torna al testo)


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