Istruzione tecnica

Caratteristiche generali

I percorsi degli istituti tecnici sono finalizzati ad offrire una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico raggiunta attraverso lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico; l'obiettivo è quello di far acquisire agli studenti, in relazione all'esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze utili per l'inserimento nel mercato del lavoro e per la prosecuzione degli studi di ordine superiore.

L'attuale organizzazione degli istituti tecnici prevede, rispetto al passato, alcuni cambiamenti che, in particolare, riguardano:
  • la riduzione del numero dei percorsi, ora riferiti a due ampi settori considerati fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese: il Settore Economico e il Settore Tecnologico; a ciascun settore corrispondono specifici indirizzi di studio;
  • la previsione, nella maggior parte degli indirizzi, di ulteriori articolazioni e opzioni (attivabili dal 3° anno), al fine di caratterizzare maggiormente la preparazione tecnica degli studenti in relazione alle filiere produttive di riferimento;
  • l'insegnamento, in lingua inglese, di una disciplina non linguistica compresa nell'area di indirizzo del 5° anno;
  • l'utilizzo diffuso dei laboratori nel processo di apprendimento in tutti gli ambiti disciplinari: il laboratorio è concepito non solo come luogo in cui lo studente sperimenta quanto appreso a livello teorico, ma anche come metodologia didattica che facilita la personalizzazione dell'apprendimento;
  • la realizzazione, negli ultimi tre anni di tutti gli istituti tecnici, di percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, per una durata complessiva di almeno 150 ore;
  • la valorizzazione, durante l'intero percorso, della formazione alla sicurezza e al benessere nei luoghi di lavoro nonché alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;
  • il riconoscimento all'istituzione scolastica di una quota di autonomia finalizzata a potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o ad attivarne di nuovi anche aumentando il monte ore annuale definito a livello ministeriale, pari al 20% massimo del monte ore complessivo annuale;
  • il riconoscimento all'istituzione scolastica di una ulteriore quota di flessibilità (intesa come possibilità di articolare in opzioni le aree di indirizzo, al fine di rispondere alle richieste del territorio, del mondo del lavoro e delle professioni), pari al 30% massimo del monte ore nel 2° biennio e al 35% massimo nel 5° anno;
  • la possibilità per l'istituzione scolastica di dotarsi di un Comitato Tecnico Scientifico composto da docenti ed esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l'organizzazione delle aree di indirizzo e l'utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità.
I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo.

L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base necessaria per proseguire il proprio percorso di studi o per inserirsi nel mondo del lavoro attraverso il rafforzamento e la piena padronanza delle competenze degli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di istruzione (asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale).

Le aree di indirizzo sono finalizzate a far acquisire sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro, sia le abilità idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumersi progressive responsabilità nel valutare i risultati ottenuti ed individuare possibili miglioramenti.

Durata

Tutti i percorsi degli istituti tecnici hanno la durata di 5 anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, a conclusione del quale gli studenti sostengono un esame di stato finalizzato ad acquisire il diploma conclusivo. Tale titolo consente di proseguire gli studi in qualsiasi facoltà universitaria o in percorsi di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) o in percorsi di istruzione tecnica superiore (ITS) o in percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS).

Sperimentazione di percorsi quadriennali

Dall'a.s. 2018/2019 è stata avviata la sperimentazione di percorsi della durata di 4 anni, anziché di 5.

In tali percorsi sperimentali è garantito l'insegnamento di tutte le discipline previste dall'indirizzo di studi di riferimento, in modo da assicurare agli studenti il raggiungimento delle competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento attesi alla conclusione del corso quinquennale.

I percorsi quadriennali sono, altresì, caratterizzati dai seguenti aspetti:
  • potenziamento dell'apprendimento linguistico attraverso l'insegnamento di almeno una disciplina non linguistica con metodologia CLIL, a partire dal terzo anno di corso;
  • valorizzazione delle attività laboratoriali e di tecnologie didattiche innovative per l'acquisizione di specifiche competenze disciplinari e di competenze trasversali;
  • adeguamento dell'orario settimanale delle lezioni al fine di compensare, almeno in parte, la riduzione di una annualità del percorso scolastico.
Al termine dei quattro anni di corso e previo superamento dell'esame di Stato viene rilasciato il titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di istruzione.

Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi di istruzione tecnica

I risultati di apprendimento raggiunti dagli studenti nel sistema dell'istruzione tecnica sono in parte comuni, in parte specifici dei distinti percorsi.

I risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi di istruzione tecnica sono di seguito riassunti:

  • utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, adottando comportamenti personali e sociali ispirati ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione;
  • padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
  • saper riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;
  • saper riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell'ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
  • essere in grado di stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
  • utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
  • saper riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione;
  • utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete, anche nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;
  • padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici;
  • saper collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica;
  • utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali, riuscendo ad analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale;
  • padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica, gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate;
  • saper collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche;
  • utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;
  • essere in grado di assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale e saper interpretare il proprio ruolo nel lavoro di gruppo;
  • divenire consapevole del valore sociale della propria attività partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.

I risultati di apprendimento specifici dei distinti percorsi degli istituti tecnici sono riportati nelle rispettive schede (v. la sezione Corsi)

Struttura dell'istruzione tecnica

Gli Istituti Tecnici sono suddivisi nei due settori Economico e Tecnologico ai quali fanno riferimento, complessivamente, 11 indirizzi (2 nel settore Economico e 9 in quello Tecnologico).
Gli indirizzi, a loro volta, possono avere varie articolazioni che, all'interno dell'indirizzo, si differenziano per alcune discipline e per il quadro orario.
Per alcune articolazioni sono, inoltre, presenti ulteriori opzioni. A tale proposito è importante sapere che l'attivazione delle opzioni rientra nello spazio di flessibilità riconosciuto alle istituzioni scolastiche e dipende, altresì, dalla disponibilità di personale docente assegnato dal Ministero. Pertanto, l'attivazione delle opzioni non è un obbligo per la scuola, la quale può decidere, in base alle condizioni di fattibilità, se proporle o meno nella propria offerta.

Nella tabella che segue sono elencati tutti gli attuali percorsi dell'istruzione tecnica. È possibile ricercare quelli attivi sul territorio della provincia di Cremona nella sezione Corsi.
Nel caso si cerchino informazioni su percorsi non presenti nell'offerta formativa provinciale è possibile verificare se sono attivi in altri territori visitando il sito del Ministero dell'Istruzione a questo link.


SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONE
(dal 3° anno)
OPZIONE
(dal 3° anno)
ECONOMICO Amministrazione, Finanza e Marketing    
Sistemi informativi aziendali  
Relazioni internazionali per il marketing  
Turismo    
TECNOLOGICO Meccanica, Meccatronica ed Energia Meccanica e Meccatronica Tecnologie dell'occhiale
Tecnologia delle materie plastiche
Energia  
Trasporti e Logistica Costruzione del mezzo Costruzioni aeronautiche
Costruzioni navali
Conduzione del mezzo Conduzione del mezzo aereo
Conduzione del mezzo navale
Conduzione di apparati e impianti marittimi
Logistica  
Elettronica ed Elettrotecnica Elettrotecnica  
Elettronica  
Automazione  
Informatica e telecomunicazioni Informatica  
Telecomunicazioni  
Grafica e Comunicazione   Tecnologie cartarie
Chimica, Materiali e Biotecnologie Chimica e Materiali Tecnologie del cuoio
Biotecnologie Ambientali  
Biotecnologie Sanitarie  
Sistema Moda Tessile, abbigliamento e moda  
Calzature e moda  
Agraria, Agroalimentare e Agroindustria Produzioni e trasformazioni  
Gestione dell'ambiente e del territorio  
Viticoltura ed enologia Enotecnico VI anno
Costruzioni, Ambiente, Territorio   Tecnologie del legno nelle costruzioni
Geotecnico  


Come già evidenziato, molti percorsi dell'istruzione tecnica hanno cambiato, oltre ai contenuti disciplinari, anche la loro denominazione. Abbiamo fatto l'esempio del percorso di “ragioniere” che ora non esiste più e al suo posto il nuovo percorso è stato denominato “Istruzione tecnica – Settore Economico – Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing”; allo stesso modo, il “perito aziendale corrispondente in lingue estere” è confluito nel percorso di “Istruzione tecnica – Settore Economico – Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing – Articolazione Relazioni internazionali per il marketing”.

Può essere utile, per capire meglio il passaggio dal vecchio al nuovo sistema, consultare la tabella (PDF), nella quale è indicato, per ciascun percorso, il corrispondente corso di studio avviato fino all'a.s. 2009/2010.

Principali fonti normative di riferimento

Il riordino degli istituti tecnici è avvenuto, nell'ambito della Riforma "Gelmini", con il decreto del Presidente della Repubblica n. 88 del 15 marzo 2010.
Successivamente il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha approvato con apposite direttive le indicazioni riguardanti i risultati di apprendimento dei percorsi degli istituti tecnici. In particolare:
  • la direttiva n. 57 del 15 luglio 2010 ha definito i risultati di apprendimento del primo biennio,
  • la direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 ha definito i risultati di apprendimento del secondo biennio e quinto anno,
  • il decreto interministeriale prot. n. 7431 del 24 aprile 2012 ha definito le modalità per l'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo in opzioni,
  • la direttiva n. 69 del 1 agosto 2012 ha definito le linee guida relative alle ulteriori articolazioni delle aree di indirizzo in opzioni.
Ulteriori modifiche sono state introdotte dalla legge n. 107 del 13 luglio 2015 (Riforma "La buona scuola") e successivi decreti attuativi e dalla legge n. 145 del 30 dicembre 2018.